Termine italiano per indicare la figura retorica costituita dall'inserimento nella stessa frase di parole che esprimono concetti opposti e contrari (per esempio:
silenzio assordante, illustre sconosciuto).
La pronuncia
ossimòro, con l’accentazione alla latina che vede l’accento sulla penultima sillaba, è meno diffusa di
Ossìmoro, che segue invece la pronuncia alla greca. In
ossìmoro, l’accento si colloca sulla terzultima sillaba e la parola si trasforma in sdrucciola.
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