
Il termine apartheid significa letteralmente separazione in lingua afrikaans e indica la politica di segregazione razziale che, dal dopoguerra fino al 1994, rimase in vigore in Sudafrica e in Namibia (allora amministrata dal Sudafrica).
L'apartheid proibiva i matrimoni interrazziali e le relazione sessuali tra bianchi e neri venivano punite per legge. I neri non potevano entrare in certe aree del paese e dovevano vivere nei bantustan, ghetti controllati dal governo.
La popolazione nera doveva utilizzare strutture pubbliche diverse da quelle utilizzate dai bianchi e l’accesso all’istruzione veniva reso difficile.
L'apartheid venne finalmente dichiarato crimine internazionale da una convenzione dell’ONU nel 1973, entrata in vigore tre anni dopo.
La pronuncia di apartheid viene spesso sbagliata.