In bocca al lupo!

Pubblicata in: News 22/04/2021

In bocca al lupo è un augurio di buona fortuna. Ma cosa c'entra il lupo? Scopri come nasce il modo di dire e come bisogna rispondere? 

primo piano lupo

Perché si dice 'in bocca al lupo'?

In bocca al lupo è un augurio di buona fortuna. Solitamente si usa in vista di qualche prova difficile, come un esame o un colloquio di lavoro, ma si dice anche quando qualcuno deve affrontare un problema di salute, come un’operazione chirurgica.
Come sia nata l’espressione In bocca al lupo non si sa con certezza, però è noto che il lupo da sempre ha rappresentato il male. Pensiamo alla favola Al lupo! Al lupo! di Esopo, al lupo che terrorizzava gli abitanti di Gubbio o più semplicemente a quello cattivo di Cappuccetto Rosso.

Il povero animale ha sempre avuto una brutta fama. Del resto, imbattersi in questo canide carnivoro, specie se affamato, non deve essere una bella esperienza.  E questo si sapeva già nel 1691, quando il Vocabolario degli Accademici della Crusca inseriva nelle sue pagine l’espressione andare in bocca al lupo. La locuzione significava andare incontro al pericolo oppure essere preda del nemico.

Secondo alcuni studiosi, dunque, l’augurio nasce nel mondo della pastorizia, dove il lupo è il primo nemico del gregge; per altri, invece, affonda le sue radici nell’ambiente della caccia, dove in bocca al lupo aveva lo stesso significato di buona caccia.

Tra le tante ipotesi, ce n’è una ancora più singolare: nei tempi passati, sembra che la bocca di lupo fosse una lavagna dove i capitani delle navi che arrivavano alla Giudecca, isola della laguna veneta, registravano l’arrivo della loro imbarcazione, indicando anche il numero degli uomini e la quantità delle merci arrivate sane e salve in porto. Da qui l’espressione in bocca al lupo, che sembrerebbe nata con il significato di buon viaggio in mare e buon ritorno, sani e salvi.

Come si risponde a ‘in bocca al lupo’?

Se la bocca del lupo simboleggia la difficoltà che stiamo vivendo, la risposta adeguata di chi riceve l’augurio è sempre stata “Crepi”, naturalmente l’augurio è rivolto al lupo in questione.
Ma ultimamente, specie nelle giovani generazioni, quel ‘crepi’ sta diventando sempre di più un ‘Viva il lupo’.
Vediamo perché.

Viva il lupo o crepi il lupo?

Se da sempre il lupo ha rappresentato il male, almeno nei proverbi (il lupo perde il pelo ma non il vizio, chi nasce lupo, non muore agnello…), esiste un’altra teoria che restituisce positività all’antenato del cane domestico.
Questa volta ci riferiamo alla leggenda sulle origini di Roma: Romolo e Remo vennero salvati dalla lupa. Ma non solo, la lupa prende in bocca i suoi piccoli per portarli in salvo e proteggerli.
In questo caso, la bocca del lupo si trasforma in salvezza e rispondere Crepi! diventa un’espressione alquanto fuori luogo.
Ecco perché ultimamente si risponde “Viva il lupo”.

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