L’artista thailandese presenta la sua mostra “Primitive”, un'esposizione che sisviluppa tra cinema e documentario, suono e musica.
L'Hangar Bicocca di Milano ospiterà, da giovedì 7 marzo a domenica 28 aprile 2013, la mostra Primitive: una video-installazione del pluripremiato (Palma d'oro al Festival di Cannes 2010) Apichatpong Weerasethakul, artista-regista thailandese nato nel 1970.
Una mostra che si sviluppa tra cinema e suono, documentari e musica, e riconduce a bisogni profondi e primitivi che hanno il fine di farci ritrovare il lato più umano di noi stessi.
L’esposizione è il risultato di un progetto nato a Nabua, piccolo paesino al confine con il Laos, per dare voce ai giovani del posto.
Una premessa: tutto nasce nel 1965. A Nabua ci fu una feroce, protesta dei contadini che portò ad anni di soprusi e ritorsioni.
Gli uomini furono costretti a fuggire e nel villaggio restarono solo donne, vecchi e bambini.
I ragazzi di Nabua, definiti dal regista stesso «Una generazione di ragazzi discendenti da contadini comunisti ma vestiti come popstar coreane», sono i figli e i nipoti di quegli agricoltori diventati degli eroi locali. Questi giovani, attraverso i loro ricordi e i loro sogni, guardano al futuro riscoprendo il proprio passato.
Foto di Kick the Machine