
Soprannome del fotografo e fotoreporter Ascher Fellig, nato nell'attuale Ucraina, un tempo Impero austro-ungarico. Quando, ancora bambino, si trasferì negli Stati Uniti, il suo nome divenne Arthur Fellig.
L’origine del suo soprannome è incerto. Secondo alcuni, visto il suo sesto senso utilizzato per riuscire a essere nel luogo di un delitto prima dei poliziotti (in realtà pare che fosse riuscito a inserirsi nei circuiti radio della polizia), assunse tale soprannome perché per assonanza si avvicinava a Ouija (pronunciato uigia), la tavola con l’alfabeto utilizzata nelle sedute spiritiche per comunicare con i morti.
Per altri, Weegee deriva, sempre per assonanza, a squeegee, l'attrezzo usato per lavare i vetri, ma anche per sviluppare le fotografie a quei tempi.
E uno dei primi lavori di Weegee si svolgeva proprio nella camera oscura del The New York Times.