Curriculum vitae, letteralmente dal latino, vuol dire corso della vita ed è quel documento che riassume per punti la nostra formazione accademica, le esperienze lavorative e le nostre capacità. È noto anche nella sua forma abbreviata: CV e più in basso potrete ascoltarne la pronuncia corretta.
Di curriculum vitae non preoccupa la pronuncia, ma il plurale: parlando di più curriculum, è meglio non dire curricula, nonostante sia il plurale corretto in latino. Da almeno una decina di anni a questa parte, e lo conferma anche la Treccani e lo Zingarelli, il latino segue la stessa regola dei forestierismi, come vengono chiamate quelle parole straniere che diventano d’uso comune anche in Italia.
Questo vuol dire che tutti i termini stranieri che la lingua italiana prende a prestito dagli altri idiomi, al plurale rimangono invariati. Parleremo dunque di tanti curriculum (e non curricula), di bellissimi film (e non films) e di fan in delirio (non fans).
Se vi capita di dover inviare un CV in Gran Bretagna, sappiate che, anche in inglese, si utilizza il termine curriculum vitae (ascoltate però come viene pronunciato in inglese Curriculum vitae) per indicare quel documento che riporta dettagliatamente tutte le nostre competenze. Si utilizza invece Résumé, un termine preso in prestito dal francese, per indicare un CV molto più conciso, non più di una paginetta, che riporta solo i punti più importanti del percorso accademico e delle esperienze lavorative.
Résumé, che poi vuol dire riassunto in francese, viene usato sempre di più anche in Italia, sempre per indicare un curriculum vitae più conciso
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