Il covid non è più un’emergenza internazionale e quest’anno non ci rovinerà il Natale: finalmente potremo riunirci con i nostri cari per celebrare senza restrizioni la festa più amata dell’anno.
Qualche restrizione in realtà ci sarà ancora, ma sarà di diversa natura. Tolte le mascherine, dovremo indossare qualche maglione in più per recuperare quei gradi di riscaldamento che non potremo più permetterci, visti gli aumenti del gas e dell’energia elettrica; inoltre, calcolando l’inflazione, dovremo trovare il modo di non spendere troppo con il cenone e i regali. Insomma, anche il Natale 2022 non sarà scevro di apprensioni.
Eccovi intanto come si festeggerà in giro per il mondo e come possiamo augurare un felice Natale in tutte le lingue.
Merry Christmas è l’augurio di buon Natale che ci si scambia in Gran Bretagna, Stati Uniti, Canada, Australia, Nuova Zelanda e in tutti gli altri paesi dove si parla inglese.
In Gran Bretagna, gli auguri natalizi viaggiano sempre di più via internet, ma sopravviverà comunque l’usanza d'inviare biglietti di auguri cartacei ad amici e parenti, un business che dura da quasi due secoli.
Fu nel 1830 che il pittore e illustratore John Calcott Horsley, su commissione di un imprenditore che aveva avuto parecchio fiuto, aveva cominciato a dipingere scene della natività su cartoncini, inserendovi una frase che augurava buone feste. Il successo degli auguri su carta fu incontenibile, almeno fino all'arrivo di internet.
Sempre in Gran Bretagna sopravvive la tradizione dei Christmas Cracker, presenti sulla tavola di ogni Natale che si rispetti. Si tratta di una sorta di caramellone di cartone da dividere tra due commensali. I due ospiti ne tirano contemporaneamente un'estremità, spezzandolo in due. Rompendolo, ci sarà un piccolo botto e si libereranno dei giochini che diventeranno proprietà di chi è rimasto con il pezzo di cracker più grande in mano.
I Christmas cracker vennero creati verso la metà del 1800 da un piccolo produttore di dolciumi che cercava di copiare delle caramelle francesi. Visto che non incontrarono subito il favore del pubblico, pensò d'inserire del materiale chimico che “esplodesse” nel momento dello strappo e proprio quel piccolo botto ne assicurò il successo.
Come ogni anno, il 26 dicembre, il giorno dopo Natale, nei paesi del Commonwealth è Boxing Day, il giorno dedicato ai grandi saldi online.
In Francia si dice Joyeux Noël per augurare un Natale gioioso.
Nella patria dello Champagne, il Babbo Natale francese si chiama Père Noël e ha un collega che lo batte sul tempo nel portare i doni ai bambini.
Si chiama Saint Nicolas (il nostro San Nicola di Bari) e il 6 dicembre porta giocattoli e dolci ai bambini più buoni. Lo stesso giorno, il suo assistente Père Fouettard, un burbero vecchiastro, porta carbone a quelli cattivi e minaccia pure di frustarli. Il nome Fouettard deriva infatti dal francese fouetter, che significa frustare.
In Spagna, il Natale è una festa molto importante e Feliz Navidad è l’augurio di rigore.
Nella patria di Miguel de Cervantes Saavedra, gli alberi di Natale e i presepi adornano le case, mentre le luminarie natalizie illuminano le strade delle città. Il Natale si respira ovunque.
Il culmine della celebrazione natalizia di solito si raggiunge durante la vigilia, chiamata Nochebuena (letteralmente, in spagnolo, la notte buona) e tradizione vuole che la cena della vigilia si consumi a casa dei nonni, dove si riunirà tutta la famiglia.
Buon Natale in Germania si dice Fröhliche Weihnachten, non proprio semplicissimo da ripetere per chi non mastica la lingua. Nonostante ciò, il Natale è la festa più attesa e celebrata da secoli.
Non dobbiamo dimenticare che la grande moda dell’albero di Natale inizia proprio in Germania, a metà del 1700, quando Johann Wolfgang von Goethe si reca a Strasburgo, in Francia, e ne vede uno per la prima volta. Ne rimane talmente affascinato che, tornato in patria, lo descriverà nel suo romanzo I dolori del giovane Werther e, da allora, l’albero addobbato diventa il vero simbolo del Natale.
Nel cattolico Portogallo, il Natale è la festa più sentita dell’anno e buon Natale si pronuncia Feliz Natal.
Il clou della celebrazione è la sera della vigilia quando, su una tavola perfettamente apparecchiata, sarà servita la cena tradizionale a base di merluzzo, patate e verdure. Terminato il pasto, la tavola non dovrà essere sparecchiata: gli spiriti dei morti verranno a finire gli avanzi durante la notte.
In Brasile, buon Natale si scrive Feliz Natal come in Portogallo, ma si pronuncia diversamente: cliccate e ascoltate Feliz Natal in brasiliano.
Nel paese di Jorge Amado, il Natale arriva in piena estate e le tradizionali ricette natalizie si sono adeguate al calore della stagione.
L’albero di Natale, con le sue decorazioni, le lucine e la neve finta, è il protagonista indiscusso della celebrazione. Nel 2014, addirittura, a Rio de Janeiro è stato fatto il più grande albero di Natale galleggiante. Con milioni di luci, l’albero è entrato a pieno diritto nel Guinness dei Primati.
In Polonia, per fare i migliori auguri di buon Natale si dovrà dire Wesolych Swiat Bozego Narodzenia.
Non è un'espressione semplice, ma con un po' di esercizio si potrà riuscire a pronunciarla.
La tradizione polacca vuole che, durante la vigilia di Natale, i bambini fissino il cielo e aspettino il luccicar della prima stella: solo al suo apparire si potrà andare a tavola. Prima di cominciare la sontuosa cena, a ogni commensale sarà servito un pezzo di Opłatek, un wafer leggero sul quale è raffigurata una scena della natività. L’opłatek simboleggia l’amore e l’amicizia e un pezzo della specialità verrà servito anche agli animali di casa.
In Romania, Craciun Fericit è l’augurio per un Natale felice.
Qui lo spirito del Natale si mantiene vivo attraverso le colinde, i tradizionali canti natalizi.
La sera della vigilia, i bambini si recano di casa in casa a cantare le colinde e in cambio ricevono dolci, frutta o fette di colaci, un pane dolce tipico del periodo natalizio.
Nella Repubblica Ceca, buon Natale si dice Veselé Vánoce.
Nella nuova nazione, nata nel 1993 dopo la pacifica scissione della Cecoslovacchia, le vecchie tradizioni sopravvivono e il piatto tipico è ancora la carpa impanata e fritta, con contorno di patate. Da non dimenticare che occorre recuperare una scaglia della carpa come portafortuna per l’anno che sta arrivando.
In Slovacchia, buon Natale si dice Veselé Vianoce, augurio simile a quello ceco.
Anche in questo giovane paese, alcuni piatti sono di buon auspicio solo se vengono mangiati la sera della vigilia di Natale. Per esempio, un tipo di waffles (cialde ormai conosciute anche in Italia, di origine europea e non americana come si pensa), servite con miele, preservano l’amore e l’armonia in casa. Le pietanze natalizie abbondano di aglio perché l'odoroso bulbo garantisce una buona salute. Per quanto riguarda la fortuna, invece, bisogna nascondere del denaro sotto la tovaglia per garantirsi ricchezza e prosperità nel nuovo anno.
In Ungheria, un sentito buon Natale si dice Kellemes Karácsonyt.
Il tradizionale albero di Natale si decora la vigilia e devono essere i genitori a farlo, mentre i bambini rimarranno nella loro cameretta e potranno uscire non appena Gesù Bambino avrà depositato i doni.
Buon Natale in Grecia si dice Kala Christouyenna.
Nella patria di Socrate e Platone, tra Natale ed Epifania, il folclore vuole che appaiano i cosiddetti kallikantzaros, creature terribili che vivono sottoterra durante tutto l’anno e ne emergono solo durante le dodici notti tra il 25 dicembre e il 6 gennaio. Secondo la tradizione il loro scopo è quello di fare dispetti e infastidire la popolazione. Per questo motivo bisogna tenere accesi i caminetti perché è proprio dalla canna fumaria che queste creature mostruose si infilano nelle case.
In Svezia, Buon Natale si dice God Jul.
Nel Regno di Svezia e negli altri paesi scandinavi, la stagione natalizia comincia il 13 dicembre con i festeggiamenti di Santa Lucia. La santa porta i doni ai bambini ed è al tempo stesso la protettrice dei ciechi: Santa Lucia perse la vista nel tentativo di difendere la propria fede.
In Finlandia, un sentito Hyvää Joulua trasmette gli auguri più sinceri di buon Natale.
Nel paese dei ghiacci, la vigilia offre tutto ciò che si può desiderare: albero di Natale, luci, ottime pietanze e… sauna. Che idea magnifica celebrare la festa più bella dell’anno, ma anche la più stressante, rilassandosi in una bella e calda sauna.