Dubbio di pronuncia? I siti parlano per te
LaRepubblica.it di Vladimiro Polchi
ROMA - Eyjafjallajökul, ricordate? Quel vulcano islandese non offuscò solo la vista a molti piloti d'aereo, ma inceppò anche la lingua a centinaia di giornalisti tv. Tutta colpa di quella parola impossibile. Ma ora arriva l'aiuto dal web. Sei a cinque minuti da una conferenza o da un esame e ti assale un terribile dubbio di pronuncia? Non ti preoccupare: rightpronunciation.com, forvo.com e pronounceitright.com sono alcuni dei siti che pronunceranno la parola per te. Facili, facili.
Viaggiando in rete ci si imbatte in Pronny, un nuovo strumento che offre in tempo reale la pronuncia corretta (da parte di madrelingua) di parole ed espressioni di rilevanza internazionale. Vi si trovano nomi famosi dalla pronuncia non facile come Abraham Yehoshua, Taj Mahal, Tamara de Lempicka e altri diecimila. Il tutto diviso per categorie. Il sito, realizzato dal professore Edoardo Lombardi Vallauri, si avvale della collaborazione di numerosi docenti di lingua dell'università di Roma Tre.
Anche Forvo.com è un sito web che fornisce clip audio di pronuncia in molte lingue diverse. Ha sede a San Sebastián in Spagna e per ora è il più grande sito di pronuncia su internet, possedendo un database molto più esteso di quello dei siti rivali. Per ogni parola esistono su forvo.com pronunce diverse, perché i clip audio sono creati dagli stessi utenti, che possono anche votare su ogni clip, positivamente o negativamente, sulla falsa riga di Wikipedia.
Pure Pronounceitright.com, di Patrizia Serra e Laura Mazzoni, tenta di mettere ordine nella confusione fonetica di chi si affida all'intuito o alle reminiscenze scolastiche per citare nomi e termini stranieri. Invece di far registrare le parole da parlanti madrelingua, il sito opta per la pronuncia corretta fornita da italiani: "Avremmo potuto registrare direttamente i nostri esperti madrelingua per ottenere pronunce perfette, ineccepibili. Ma siamo italiani e, per produrre suoni che tutti noi possiamo ripetere senza esitazione, né imbarazzo, abbiamo fatto incidere i vari fonemi a voci nostrane, che garantiscono la fedele riproduzione italiana delle parole straniere".
(07 marzo 2013)
Repubblica.it TV